Piano di backup: metti in sicurezza le informazioni aziendali

Il piano di backup ideale

Una volta era semplice organizzare un backup. Si sceglieva cosa preservare, lo si buttava su di un medium abbastanza capiente e il gioco era fatto. Adesso le cose sono molto più complicate. Le infrastrutture informatiche sono diventate così complesse che una semplice copia dei dati potrebbe non bastare a ripristinare il tutto. Ci sono servizi che impediscono ai programmi di backup di accedere a tutte le risorse. Ce ne sono altri che permettono di accedervi solo in parte, creando copie incomplete o addirittura eleggibili. Ci sono parti del disco che sono raggiungibili solo da un livello diverso rispetto a quello del sistema operativo e quindi rischiano di restare fuori da tutte le operazioni di copia. Infine, ci sono i problemi di sincronizzazione, con applicazioni che cercano di scrivere nei file mentre il backup cerca di farne una copia, creando problemi infiniti. E poi c’è il problema più grande di tutti: scoprire che il sistema di backup scelto non è adatto alle nostre necessità quando arriva il momento di ripristinare dei dati, scoprendo che non si può e tutto è andato perduto…

Possiamo implementare un piano di backup per i vostri dati

Quelli appena elencati sembrano casi rari e poco plausibili, ma non lo sono. Sui database aziendali ormai gravitano moltissime applicazioni e i sistemi di backup non possono più essere quelli che una volta si preoccupavano solo di fare una copia del file per metterlo al sicuro. Oggi servono soluzioni che trattano i dati in maniera dinamica, risparmiando risorse tramite la tecnica del backup incrementale e garantendo l’integrità dei dati salvati tramite una serie di verifiche che devono essere effettuate dopo ogni aggiornamento.

Lavoriamo anche con provider in cloud

I servizi in cloud come quelli di AWS prevedono una serie completa di funzioni di backup, ma richiedono anche molte competenze per poter essere usate nella maniera corretta. In compenso, se si sa dove mettere le mani, risultano estremamente flessibili e potenti. Si può creare un backup in cloud di intere postazioni, di server presenti nel datacenter aziendale o di macchine virtuali a prescindere da dove sono state create.

Ovviamente si può optare per soluzioni di backup in cloud che non si appoggiano ad AWS. Ogni fornitore di servizi cloud ha le proprie soluzioni e a seconda delle nostre necessità può convenire scegliere un fornitore al posto di un altro. Per fare un esempio, le aziende locali che forniscono servizi cloud sono solitamente più economiche dei colossi per quanto riguarda lo spazio su disco, mentre potrebbero costare di più per le applicazioni ad elevata scalabilità verso l’alto.

Come scelgo il giusto backup?

La risposta è breve, ma complessa da metter in pratica: bisogna analizzare l’infrastruttura e scegliere in base a quello che contiene e che deve fare. Sicuramente serve un servizio che verifichi con grande precisione la riuscita dei backup perché nessuno vuole scoprire nel momento del maggior bisogno che tutti i suoi dati sono persi e i backup corrotti. In secondo luogo, bisogna verificare le necessità di velocità di ripristino. Ripristinare una intera infrastruttura può richiedere giorni e magari si vuole avere la possibilità di farlo gradualmente e in maniera flessibile. Poi c’è la regola del 321, una delle basi dei backup fatti bene. Questa regola dice che bisogna conservare 3 copie dei propri dati, in almeno 2 tipi di media diversi e che 1 di queste copie deve essere in un luogo lontano da quello in cui sono conservate le altre due.